5 modi in cui l’Intelligenza Artificiale cambierà la cybersecurity nell’immediato futuro

5 modi in cui l’Intelligenza Artificiale cambierà la cybersecurity nell’immediato futuro

da Ago 27, 2024News0 commenti

L’Intelligenza Artificiale è l’assoluta protagonista dei cambiamenti radicali che stiamo vivendo in questi ultimi anni. L’IA sta trasformando quasi ogni settore, e la cybersecurity non è un’eccezione. Secondo un rapporto del 2022 di Acumen Research Consulting, il mercato globale dei prodotti di sicurezza informatica basati sull’IA passerà da circa 15 miliardi di dollari nel 2021 a una stima di circa 135 miliardi entro il 2030.

Ma in cosa verrà influenzata la sicurezza informatica concretamente e cosa ci dovremo aspettare nel prossimo anno?

Abbiamo analizzato i possibili scenari e abbiamo trovato cinque diversi campi di applicazione in cui l’Intelligenza Artificiale verrà integrata alla cyber security.

1. Rilevamento avanzato delle minacce

L’IA può analizzare grandi quantità di dati in tempo reale per identificare comportamenti anomali e potenziali minacce. Utilizzando algoritmi di machine learning, i sistemi di cybersecurity possono rilevare pattern sospetti e attacchi zero-day, che sono difficili da individuare con i metodi tradizionali. I modi in cui può farlo sono diversi, tipo attraverso:

  • Analisi di grandi volumi di dati: gli algoritmi di AI possono analizzare enormi quantità di dati in tempo reale, identificando pattern sospetti che potrebbero sfuggire all’occhio umano. Questo permette di rilevare rapidamente attività anomale e potenziali minacce.
  • Apprendimento continuo: grazie al machine learning, i sistemi di AI imparano continuamente dai dati storici e attuali, migliorando la loro capacità di identificare minacce nuove ed emergenti. Questo adattamento continuo consente di mantenere aggiornate le difese contro tecniche di attacco in evoluzione.
  • Identificazione di comportamenti anomali: l’AI può creare profili di comportamento normale per utenti e sistemi, rilevando immediatamente qualsiasi deviazione da questi standard. Questo è particolarmente utile per identificare insider threats o attacchi avanzati come l’Advanced Persistent Threats (APT).
  • Automazione delle risposte: l’AI può non solo rilevare minacce, ma anche rispondere automaticamente ad esse.
  • Previsione delle minacce: l’AI può utilizzare tecniche di analisi predittiva per identificare potenziali minacce prima che si concretizzino. Analizzando trend e modelli storici, l’AI può aiutare le organizzazioni a prendere misure preventive per rafforzare la loro postura di sicurezza.

2. Automazione della risposta agli incidenti

L’IA può automatizzare la risposta agli incidenti di sicurezza, riducendo il tempo di reazione e limitando i danni. I sistemi di risposta automatizzati possono isolare rapidamente le minacce, applicare patch e ripristinare i sistemi compromessi, migliorando l’efficienza operativa e riducendo la dipendenza dall’intervento umano. In modo particolare, possono aiutare nel:

  • rilevamento e analisi immediata: l’AI può analizzare grandi volumi di dati in tempo reale per identificare minacce e incidenti di sicurezza e questo, chiaramente, consente di rilevare rapidamente attività anomale e di innescare una risposta immediata.
  • Automazione delle azioni di mitigazione: l’AI può eseguire automaticamente azioni di mitigazione una volta identificata una minaccia. Ad esempio, può isolare una macchina compromessa, bloccare un indirizzo IP sospetto o disabilitare un account utente compromesso, riducendo il tempo di reazione e minimizzando i danni.
  • Implementazione di playbook automatici: le organizzazioni possono creare playbook di risposta agli incidenti che l’AI può eseguire automaticamente. Questi playbook includono azioni predefinite da eseguire in risposta a specifici tipi di minacce, garantendo una risposta coerente e rapida.
  • Riduzione dei falsi positivi: l’AI può migliorare l’accuratezza del rilevamento delle minacce riducendo il numero di falsi positivi. In questo modo, i team IT possono concentrarsi su incidenti reali piuttosto che su falsi allarmi, migliorando l’efficienza operativa.
  • Apprendimento continuo e miglioramento: i sistemi di AI imparano continuamente dai dati storici e dagli incidenti precedenti, migliorando costantemente la loro capacità di rilevare e rispondere alle minacce.

3. Autenticazione e accesso sicuro

L’IA può migliorare i sistemi di autenticazione e accesso sicuro attraverso tecniche come il riconoscimento biometrico (parliamo, per esempio, di impronte digitali e riconoscimento facciale) e l’analisi del comportamento degli utenti. Queste tecnologie aumentano la sicurezza degli accessi riducendo la probabilità di compromissione delle credenziali. Scendiamo nel dettaglio e analizziamo gli scenari di applicazione.

  • Autenticazione multi-fattore avanzata: l’AI può potenziare le soluzioni di MFA analizzando il comportamento dell’utente e altri fattori di rischio per determinare il livello di autenticazione necessario. Questo consente di bilanciare sicurezza e comodità, richiedendo fattori aggiuntivi solo quando necessario.
  • Riconoscimento biometrico: l’AI può migliorare l’accuratezza e l’affidabilità dei sistemi di riconoscimento biometrico, come il riconoscimento facciale, delle impronte digitali o della voce. Questi sistemi possono autenticare gli utenti in modo sicuro e rapido, riducendo la dipendenza dalle password tradizionali.
  • Analisi del comportamento degli utenti: l’AI può monitorare e analizzare i comportamenti degli utenti, come i modelli di digitazione, i movimenti del mouse e le abitudini di utilizzo delle applicazioni. Qualsiasi deviazione significativa dal comportamento normale può innescare un’autenticazione aggiuntiva o bloccare l’accesso, prevenendo accessi non autorizzati.
  • Autenticazione adattiva: l’AI può implementare meccanismi di autenticazione adattiva che regolano dinamicamente il livello di sicurezza basato sul contesto dell’accesso, come la posizione geografica, l’orario e il dispositivo utilizzato. Questo aiuta a prevenire accessi fraudolenti senza compromettere l’usability.
  • Protezione dalle minacce alle credenziali: gli algoritmi di AI possono rilevare tentativi di phishing e altre tecniche di furto di credenziali, avvisando gli utenti e bloccando l’accesso sospetto. L’AI può anche aiutare a gestire le password, suggerendo credenziali forti e rilevando l’uso di password deboli o compromesse.

4. Analisi predittiva

L’IA può essere utilizzata per analizzare le tendenze storiche e prevedere potenziali attacchi futuri. Utilizzando dati storici e algoritmi di apprendimento automatico, è possibile anticipare le mosse dei cybercriminali e rafforzare le difese prima che un attacco si verifichi. In che modo? Lo abbiamo analizzato qui sotto.

  • Rilevamento di Minacce: l’IA può analizzare grandi volumi di dati in tempo reale per identificare modelli e anomalie che potrebbero indicare una minaccia. Utilizzando tecniche di machine learning (ML), può imparare da dati passati e prevedere comportamenti sospetti o attacchi imminenti.
  • Previsione di attacchi: attraverso l’analisi predittiva, l’IA può utilizzare dati storici sugli attacchi per identificare le vulnerabilità più probabili e prevedere dove e quando un attacco potrebbe verificarsi. Questo consente ai team di sicurezza di adottare misure preventive più efficaci.
  • Automazione della risposta: le soluzioni di IA possono automatizzare le risposte agli incidenti, riducendo il tempo di reazione e minimizzando i danni. Possono isolare automaticamente i sistemi compromessi, applicare patch di sicurezza e avviare procedure di ripristino.
  • Analisi del rischio: l’IA può valutare continuamente il livello di rischio associato a diversi asset e operazioni all’interno di un’organizzazione. Utilizzando algoritmi di ML, può fornire raccomandazioni su come ridurre al minimo i rischi e migliorare la postura di sicurezza complessiva.
  • Raccolta e analisi di informazioni sulle minacce: l’IA può aggregare e analizzare informazioni provenienti da diverse fonti di threat intelligence, fornendo un quadro più completo e aggiornato delle potenziali minacce. Questo aiuta a prendere decisioni informate e proattive per la protezione dell’infrastruttura IT.
  • Test di sicurezza automatizzati: l’IA può eseguire test di penetrazione e valutazioni di vulnerabilità in modo automatizzato, identificando punti deboli nel sistema prima che possano essere sfruttati dagli attaccanti.

5. Miglioramento delle Capacità di Phishing Detection

L’IA può analizzare milioni di email e identificare tentativi di phishing con una precisione molto maggiore rispetto ai metodi tradizionali. Utilizzando il natural language processing (NLP), i sistemi di cybersecurity possono riconoscere contenuti malevoli e avvisare gli utenti o bloccare automaticamente i messaggi sospetti. In particolare modo, possono condurre:

  • analisi dei contenuti delle e-mail: l’IA può analizzare i contenuti delle email per identificare caratteristiche comuni delle email di phishing, come l’uso di un linguaggio urgente, errori grammaticali, richieste insolite di informazioni sensibili e link sospetti. Algoritmi di elaborazione del linguaggio naturale possono essere utilizzati per comprendere il contesto e il significato delle email, individuando indizi che potrebbero sfuggire ai metodi di rilevamento basati su regole tradizionali.
  • Rilevamenti di URL maligni: l’IA può analizzare i link presenti nelle email per determinare se sono legittimi o potenzialmente pericolosi. Modelli di machine learning possono essere addestrati per riconoscere URL che imitano siti web legittimi o che utilizzano tecniche di offuscamento per nascondere la loro vera destinazione.
  • Analisi del comportamento dell’utente: l’IA può monitorare il comportamento dell’utente, come i modelli di accesso e di clic, per identificare attività sospette che potrebbero indicare un tentativo di phishing. Ad esempio, se un utente clicca su un link insolito o fornisce credenziali in modo anomalo, il sistema può generare un allarme o bloccare l’attività.
  • Automazioni della risposta: l’IA può automatizzare la risposta alle minacce di phishing. Una volta identificata un’email di phishing, il sistema può automaticamente spostarla nella cartella di spam, avvisare l’utente e l’amministratore IT, e persino isolare l’email per un’analisi più approfondita.
  • Aggiornamenti continui dei modelli: l’IA può continuamente aggiornare i modelli di rilevamento in base alle nuove minacce e ai nuovi dati. Questo è particolarmente utile per contrastare i tentativi di phishing che evolvono rapidamente per aggirare i meccanismi di difesa esistenti.
  • Integrazione con sistemi di sicurezza esistenti: le soluzioni di IA possono essere integrate con i sistemi di sicurezza esistenti, come i gateway email sicuri (SEG) e i sistemi di prevenzione delle intrusioni (IPS), migliorando la capacità complessiva di rilevamento e risposta agli attacchi di phishing.

Con l’evolversi dell’IA, le preoccupazioni per la sicurezza dei dati e la gestione dei rischi per le persone e le aziende continuano a crescere. Si sta cercando di sviluppare l’Intelligenza Artificiale e massimizzarne i benefici, riducendo al contempo la probabilità di impatti negativi sulla società, ma non è così semplice: così come le aziende usano l’IA a proprio vantaggio, così stanno facendo i cyber criminali che sempre di più si avvalgono di questo strumento per costruire attacchi più mirati e raffinati. I modi in cui possono farlo sono diversi:

  • attacchi di ingegneria sociale per ingannare gli individui a rivelare informazioni sensibili o fare altri errori di sicurezza. In questa categoria rientrano il phishing, il vishing e le truffe di compromissione e-mail aziendali.
  • Hacking delle password che diventa sempre più semplice grazie agli algoritmi migliorati che rendono più veloce e più accurato indovinare la password.
  • Deepfakes, cioè sfruttare la capacità dell’IA di manipolare facilmente i contenuti visivi o audio e renderli verosimili. Questo include l’uso di audio e video falsi per impersonare un altro individuo.
  • Data poisoning che consiste nell’”avvelenare” o alterare i dati utilizzati da un algoritmo AI per influenzare le decisioni prese in analisi. In breve, l’algoritmo viene alimentato con informazioni ingannevoli e un input sbagliato porta a un output sbagliato.

Questi scenari futuri creano nuove sfide alla sicurezza e per affrontarle basterebbe rivedere le attuali misure di protezione e assicurarsi che seguano le best practice in tutte le aree critiche.

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